Operazione Trasparenza a Beinasco: altro obiettivo realizzato!

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Nella primavera di quest’anno, in qualità di Assessore al sistema informativo, avevo comunicato l’intenzione di dotare l’Amministrazione di Beinasco di un importante strumento di trasparenza, creando una banca dati generale contenente lo storico di tutti gli atti amministrativi del Comune, partendo dalle deliberazioni di Consiglio comunale, passando a quelle di Giunta, per arrivare infine alle determinazioni dirigenziali. E oggi posso finalmente comunicare che, rispettando le tempistiche dateci, quell’impegno politico si è trasformato in realtà.

Personalmente ritengo che questo servizio, insieme al regolamento per le riprese audiovisive e la messa in diretta streaming delle sedute di Consiglio, vada a chiudere un tris di proposte dall’impatto innovativo molto importante, su cui ho creduto molto e che, con un investimento relativamente ridotto (una decina di migliaia di Euro) possa garantire una grande soddisfazione agli utenti del nostro Comune (cittadini, professionisti, associazioni, enti etc)

Pertanto, a partire dal mese di ottobre 2013 (data di attivazione di questo servizio) in avanti, tutti gli atti amministrativi posti in essere dagli organi, non solo politici ma anche tecnici, del Comune di Beinasco, saranno disponibili in questo database online, che darà a qualunque cittadino il diritto di conoscere e ricercare l’atto di suo interesse, tramite una serie di campi di ricerca distinti per fattore temporale o oggetto/titolo dell’atto amministrativo.

Non sarà più necessario quindi doversi recare in Comune, protocollare la richiesta di accesso agli atti e attendere la produzione del fascicolo richiesto con i conseguenti costi a carico del cittadino richiedente, in termini transattivi, e dell’Ente stesso, in termini economici; d’ora in avanti sarà sufficiente, per qualunque soggetto interessato collegarsi alla pagina web del Comune ed effettuare la ricerca in totale autonomia e libertà.

Il link per raggiungere questo servizio è il seguente:
http://81.31.156.203/webdelibere/delibere.aspx
oppure è raggiungibile attraverso il sito istituzionale del Comune, cliccando, sulla colonna di destra “La trasparenza amministrativa”, la rubrica “Deliberazioni, Determinazioni e Ordinanze”.

Stipendi e benefit a Beinasco? Tagliati!

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Anche se la realtà del Comune di Beinasco non può certo essere paragonata, per dimensione e costi, alle metropoli o ai centri di spesa più grandi, come Regione o Stato, ritengo opportuno evidenziare alcune delle scelte locali effettuate in materia di costi della politica in senso stretto.

A parte la possibilità di ottenere i rimborsi chilometrici, o il pagamento delle spese per le missioni fuori regione, di cui non mi sono mai avvalso, ritengo apprezzabile la decisione della Giunta di ridursi i propri emolumenti per un importo pari al 10% del totale (v. delibera 28 del 5 marzo 2013). Il risultato di questo taglio, che corrisponde ad una decina di migliaia di euro, costituirà un apposito fondo, finalizzato all’erogazione di una decina di borse di studio per gli studenti più meritevoli di Beinasco. Questa scelta si inserisce in una strategia di riduzione dei costi della burocrazia già avviata nel corso della legislatura e dimostra come l’Amministrazione presti grande attenzione alle istanze sociali, non solo con enunciazioni di principio ma con azioni concrete e puntuali (ndr. sino ad oggi questa scelta non era mai stata fatta da nessuna amministrazione precedente).

Inoltre voglio rendere pubblico un altro fatto, in questo caso personale, dato che all’inizio del mese mi è stata consegnata una tessera da parte della società The Space, tramite la quale avrei diritto a due accessi giornalieri al cinema per la visione degli spettacoli e film in programmazione. Personalmente ho deciso di rinunciare a questo benefit, nulla avendo a che fare con lo svolgimento dell’incarico amministrativo, anche se tale benefit sarebbe a costo zero per il Comune. Si tratta di un omaggio annuale che la succitata società indirizza alla persona fisica che ricopre l’incarico di Vicesindaco comunale; personalmente ci tengo a dire che non ho ricevuto nulla nell’anno 2012 (la mia entrata in carica risale al mese di marzo 2012 e solitamente la consegna di questa tessera avveniva nel mese di gennaio), mentre per l’anno corrente, e futuri, come vedete dalla foto in copertina, ho deciso di rinunciarvi, tagliando (non solo simbolicamente!) questa utilità che ritengo non dovuta.

Questo articolo non vuole sicuramente richiamare plausi ma semplicemente dimostrare che le buone pratiche esistono, come le differenze tra le varie persone che amministrano la cosa pubblica, comunque consapevoli che si tratti di un argomento senz’altro delicato, che suscita opinioni forti e divergenti, dato che ognuno di noi ha un’idea diversa di cosa sia giusto o sbagliato fare, in simili circostanze, poiché attribuisce al tema priorità diverse (c’è chi lo considera il più importante in assoluto e chi invece la pensa al modo del “fai ciò che vuoi, basta che lavori bene“). Comunque tanto è dovuto per vostra conoscenza, e colgo l’occasione per comunicare che presto pubblicherò un’articolo sul bilancio e le principali azioni di contenimento della spesa corrente per il 2013.

Bando 2013 per rimozione amianto

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L’Amministrazione Comunale, con deliberazione di Giunta n. 209 del 28.12.2012, ha approvato il Bando 2013 per l’erogazione di contributi a fondo perduto finalizzati all’incentivazione di interventi di bonifica, rimozione e smaltimento, di manufatti contenenti amianto presenti in aree residenziali sul territorio di Beinasco.

Nell’assegnazione dei fondi sarà data priorità alle istanze dei soggetti che hanno aderito al censimento amianto promosso dall’Amministrazione c.le con avviso pubblico nel novembre 2009 e successivamente alle istanze restanti, fino ad aesaurimento del fondo stanziato di 49.000€.

Se ritenete di essere interessati scaricate il bando, di cui al link sopra, compilate il modulo di richiesta e depositatela all’ufficio Ambiente del Comune.

IMU: le ragioni di una scelta

Pubblico la risposta formulata in relazione ad alcune critiche emerse da qualche commerciante sulla scelta di fissare l’aliquota ordinaria (per altri immobili) all’ 1%.

L’articolo è “umanamente” comprensibile se si sceglie di guardare le cose da una prospettiva individualista, ossia se, di fronte a un problema, si applica un approccio che tiene conto, quasi esclusivamente, di propri interessi particolari, senza sforzarsi di elaborare una visione olistica, ossia svolgere una valutazione di carattere generale, che tenga conto di tutti i fattori e le problematiche collettive; approccio, che ritengo necessariamente, più complicato ma doveroso da parte di un’amministrazione chiamata a governare una realtà complessa ed eterogenea, come quella di un Comune.

Ritengo la posizione dell’amministrazione sufficientemente chiara e ragionevole: la scelta fatta a febbraio (!) di non gravare il peso sulla prima casa, con l’applicazione dell’aliquota minima, fissata dallo Stato, dello 0.4%, e lo spostamento del baricentro fiscale su seconde case ed altri immobili, all’1%, è stata confermata. Il Consiglio Comunale (con la SOLA esclusione dei 4 consiglieri del PdL) ha approvato la delibera di determinazione delle aliquote IMU, dimostrando che sul punto vi è stata una condivisione trasversale, al di là dei singoli confini di partito, perché evidentemente la scelta, di come distribuire il carico fiscale sui soggetti passivi d’imposta, è stata ritenuta apprezzabile.

Occorre ricordare, tanto per dare il quadro complessivo, e non parziale, della situazione IMU, che con la delibera di ottobre l’amministrazione ha cercato di prestare particolare attenzione alla dimensione sociale, prevedendo una serie di riduzioni di aliquota significative: lo 0.3% per soggetti disabili ai sensi della L.104/92, lo 0.4% per i proprietari di unità immobiliari in cooperativa a proprietà indivisa (parificando il trattamento di questi soggetti con quello dei proprietari di prima casa), lo 0.76% per gli alloggi ATC e lo 0.76% per i contratti di locazione agevolata ai sensi della L.431/98. Sono poi stati assimilati all’abitazione principale, con l’applicazione della relativa aliquota, gli immobili, non locati, di anziani e disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero e case di cura, e le unità immobiliari, sempre non locate, dei cittadini italiani ma residenti all’estero. Infine è stato previsto che gli immobili posseduti dalle ONLUS beneficiano di un’esenzione totale, come quelli utilizzati dalle istituzioni riordinate in aziende pubbliche di servizi alla persona, ed è stata anche prevista una riduzione del 50% per gli esercizi commerciali se situati in zone soggette a lavori pubblici che si protraggono per oltre sei mesi.

La valutazione di una riduzione di aliquota sugli immobili produttivi è stata presa in considerazione ma non è stata poi formalizzata per due ordini di ragioni: la prima, sostanziale, di natura economica, dato che i tagli statali di quest’anno sono stati fortemente impattanti (e ancor di più lo saranno quelli previsti per il 2013 che costringeranno a scelte ancora più difficili), e la seconda, motivata dal fatto che sulle 28mila posizioni esistenti abbiamo constatato che dei 500 immobili produttivi quasi la metà degli stessi appartengono ad un numero di soggetti che si conta sulle dita di una mano… e che pertanto la previsione di un’aliquota agevolata avrebbe significato uno sconto immotivato (principalmente) a quei pochi proprietari immobiliari, e non tanto ai negozianti-affittuari che vi operino dentro.

Fermo restando che delle scelte dovevano essere fatte, è giusto considerare anche il difficile quadro all’interno del quale l’amministrazione si è trovata ad operare. Se avessimo avuto risorse sufficienti avremmo ridotto le aliquote per tutti i soggettivi d’imposta, ma la realtà, invece, è un’altra: lo Stato costringe il Comune a fare l’esattore per conto proprio, approva un’imposta reale municipale ma poi l’80% di quel gettito finisce nelle casse statali, non dando al Comune alcuna possibilità di auto-regolare quel flusso, riversandolo sul territorio, in termini di maggiori servizi o di un alleggerimento fiscale; anzi i trasferimenti vengono ridotti sempre di più, e pur non ritenendo questo, in termini assoluti, un problema, lo diventa nel momento in cui un taglio, di centinaia di migliaia di euro, ti viene comunicato 10 giorni prima del Consiglio, come in questo caso.
Forse una tale situazione non incide pesantemente, e in negativo, sull’autonomia e sulle capacità di programmazione dell’ente?
Un taglio così significativo (come quelli ulteriori di queste settimane!), comunicato alla fine di ottobre, ossia quando mancano due mesi alla conclusione dell’esercizio finanziario, non mette l’ente ancora più in difficoltà?

Ciò nonostante l’amministrazione ha fatto le sue scelte, e approvato numerose riduzioni fiscali: certo, tutto è perfettibile ma gli sforzi non sono di certo mancati. Infine voglio fornire un ulteriore elemento di valutazione, a dimostrazione del fatto la scelta effettuata dall’amministrazione di Beinasco non può essere (se non incongruamente) bollata come una scelta irrazionale o stravagante, poiché si può dire che rispecchi la media di tutte le scelte effettuata dai Comuni limitrofi: ad esempio anche Grugliasco e Rivalta, come noi, hanno applicato l’aliquota ordinaria all’1%, Piossasco ha dovuto alzare significativamente entrambe le aliquote, prevedendo per la prima casa il 0.5% e il 0.9% sugli altri immobili, Orbassano ha alzato progressivamente entrambe le aliquote, 0.45% e 0.83 %, Nichelino e Collegno hanno tenuto fermo lo 0.4% sulla prima casa e alzata quella ordinaria, rispettivamente dello 0.9% e 0.89%, senza contare poi Torino, che ha addirittura spinto al massimo entrambe le aliquote, portandole allo 0.575% e 1.06%.

Mi rendo conto che per fare delle analisi autorevoli si debba ragionare, anche e soprattutto, sulle singole specificità territoriali (per questo non amo l’approccio comparativista in una discussione online), ma ritengo che tutti gli elementi forniti vadano nella direzione di dimostrare all’autore della lettera (non firmata?) che l’amministrazione ha operato cercando di prestare la massima attenzione alle istanze di tutti i contribuenti, fermo restando l’imperativo di rispettare sempre l’equilibrio di bilancio del Comune, all’interno di quell’instabile quadro normativo, cui ho fatto sopra riferimento.

Concorso fotografico Beinasco – Pari Opportunità

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“Obiettivo Pari Opportunità” è un concorso fotografico che ha lo scopo di diffondere, anche attraverso l’arte fotografica il messaggio delle pari opportunità, non limitandone il contenuto alla differenza tra uomo-donna, ma allargandolo a ciascuna delle situazioni nelle quali l’autore della fotografia vedrà attinenza con la tutela della “diversità”.

Possono partecipare al concorso tutti i residenti nel Comune di Beinasco e i ragazzi che frequentano le scuole del territorio, con un massimo di due fotografie (24X30cm).
Sono previste due sezioni, una per i ragazzi fino ai 16 anni e l’altra per adulti dai 16 anni in poi.
Il concorso è gratuito e saranno premiati i primi tre classificati di ciascuna sezione, con riconoscimenti speciali fino al trentesimo classificato.

Fino a lunedì 26 novembre alle ore 12,30 sarà possibile presentare le fotografie, dietro presentazione del modulo di iscrizione e dichiarazione liberatoria.

E qua il regolamento dettagliato. E ora… buoni scatti!