Una storia lunga più di 1 anno

A distanza di più di un anno, la vicenda della segnaletica stradale di Via Colombo sembra intravedere la fine. Ma ripercorriamo la storia dall’inizio.
Il primo contatto è stata la mia richiesta di intervento fatta alla Beinasco Servizi e protocollata in data 2/6/2010. A distanza di un mese ricontattavo telefonicamente gli organi tecnici competenti, ma senza risultato. A distanza di tempo, nel febbraio 2011, un ulteriore segnalazione diretta all’ufficio tecnico comunale da parte di un cittadino della via, Stefano S. E arriviamo ad oggi.
Estate 2011: quindi più di un anno di tempo dalla prima segnalazione e richiesta di intervento ma nulla è stato ancora fatto, con l’ulteriore deterioramento delle condizioni del manto stradale, ancora più grave tenendo conto del parcheggio disabili al civico 43, ormai del tutto cancellato.

Ma i media locali riaccendono i riflettori sull’annosa questione e qualche aggiornamento sembra esserci; su segnalazione di Stefano, riporto un editoriale apparso nel numero di questa settimana del Luna Nuova:
editoriale_strisce_1

A questo punto non ci rimane che attendere l’inizio della stagione autunnale e verificare l’esecuzione dell’intervento previsto…

Almeno 78gg sono valsi 10.000€

Sebbene con 78 giorni di ritardo (rispetto ai 10gg previsti da regolamento) … la risposta alla mia interpellanza è finalmente arrivata. Della serie meglio tardi che mai, in fondo.

Per quanto riguarda il contenuto, che dire?
Bhè che ci sono due notizie. Una cattiva ed una buona.
La cattiva è che cvd i 10.000Euro erano stati dimenticati o persi per strada.
La buona è che grazie alla mia istanza qualcosa si è smosso e che probabilmente riusciamo a recuperare quei soldi e reinvestirli per la cittadinanza beinaschese.
E il fatto che sia stata la mia interpellanza a forzare gli eventi lo dimostra la nota del vecchio tecnico giunta soltanto ora, in data 28 luglio 2010, ossia una decina di gg fa (e certo non può essere un semplice caso dato che se c’era un reale interesse dell’Amministrazione a risolvere la questione non si sarebbe aspettato quasi un anno a contattare il tecnico)

Comunque l’importante non è attribuire il merito a quella o quell’altra persona ma lavorare nell’interesse esclusivo del cittadino. Io mi sono impegnato a farlo e sarà questo il principio che ispirerà il mio agire politico.

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Che fine ha fatto la mia interpellanza?

Voglio raccontare la storia di un naufragio. L’oggetto di questa storia è la mia interpellanza scritta, destinata all’Assessore all’ambiente del Comune di Beinasco Dino Lombardi.

Ma proviamo a ricostruire l’accaduto dall’inizio, per dare l’esatta dimensione della vicenda.

In data 10/05 l’ufficio protocollo del Comune riceve la mia interrogazione scritta destinata all’ufficio Ambiente.
Ai sensi dell’articolo 52 co.14 del regolamento del consiglio comunale è stabilito che “Quando i consiglieri proponenti richiedono risposta scritta, la stessa viene data dal Sindaco (o Assessore competente) entro 10 giorni dalla richiesta e l’interrogazione non viene iscritta all’OdG del consiglio comunale”.
Nel caso di specie quindi la risposta alla mia interrogazione doveva giungere entro il 20/05.
Risposta che ovviamente non arriva.

Dopo una serie di solleciti informali che non sortiscono alcun effetto, decido di manifestare formalmente il mio disappunto su questa situazione nella conferenza dei capigruppo in data 09/06 (venti giorni dopo).
Ma passano ancora quattordici giorni e, inutile dirlo, la risposta stenta ancora ad arrivare.
A quel punto decido di attendere la seduta del consiglio comunale di giugno (trentaquattro giorni dopo il termine previsto da regolamento) per chiedere pubblicamente spiegazioni all’Assessore, che adduce una serie di argomentazioni che francamente non capisco (sostiene di ‘aspettare la risposta dalla Provincia’).

Considerato che l’unico obbligo al quale deve adempiere è quello di risposta entro i 10gg, non capisco perchè non mi abbia fornito la stessa risposta che ha rilasciato in consiglio comunale per iscritto e nei termini previsti. Così avrebbe adempiuto al suo ufficio e senza alcuna violazione regolamentare.
Inutile dire che a quel punto avrei ripresentato la stessa interrogazione scritta ad infinitum (fintanto che non avessi ricevuto risposta) e che l’eventuale ed ulteriore dilazione o elusione della risposta sarebbe stata sufficiente a qualificare, in termini di responsabilità politica, il suo come atteggiamento inaccettabile e condannabile.

Comunque, malgrado tutto ciò, vi comunico che allo stato attuale rimango ancora in attesa della risposta scritta alla mia interrogazione…