Non è più tempo di riposare, non possiamo permetterci questo lusso, piuttosto è tempo di lottare, di reagire, di resistere contro questa politica che ci sta consegnando un paese senza futuro.
Come mai alla vigilia delle elezioni ogni candidato è spinto da buoni propositi e poi puntualmente, in corso d’opera, viene evasa ogni loro promessa?
Perché gli è stata concessa la possibilità di farlo… perché la nostra coscienza è stata addormentata e non abbiamo più alcuna capacità di reazione.
Bobbio scriveva: “Solo l’uomo libero è responsabile, ma l’uomo non nasce libero…lo diventa, in un ambiente sociale in cui le diverse condizioni siano tali da condurlo ad acquistare coscienza del suo valore di uomo. Per conseguire questo fine, occorrono istruzioni democratiche che siano in grado di dare all’individuo l’esercizio della libertà, ma anche di radicare e sviluppare in lui il senso di libertà… ”
E allora in un contesto in cui il mondo dell’informazione e dei media è sempre più docile e consenziente, in cui l’apparato educativo viene costantemente sottomesso, in cui i vari esempi di democrazia partecipativa (proposte di legge e referendum popolari) rimangono chiusi in polverosi cassetti, in cui la mafia ha creato una sovrastruttura tentacolare e ben più radicata di quella statale mi viene da chiedere: quale livello di democrazia possiamo dire di aver raggiunto?
NOI dobbiamo riappropriarci dello Stato, perché lo stato siamo noi e non le persone che ora indegnamente occupano le istituzioni.
Il Comune è una realtà importante, rappresenta la base della costruzione politica. Fondamenta sicure rendono solido tutto l’edificio.
Personalmente cerco di essere molto attento al dialogo, al confronto e soprattutto alla realtà della RETE che consente uno scambio di informazioni senza filtri e trasparente.
Posso poi dire, a differenza di quanto affermano gli altri candidati, di conoscerla concretamente (so cos’è un opensource, un copyleft, un download, un hosting-files … termini che possono servire alla macchina comunale per renderla più efficiente, razionale ed economica, ad esempio).
Inoltre la rete ti controlla. Non puoi rubare, non puoi fare operazioni strane se c’è il flusso di informazioni dall’interno all’esterno. Col computer ogni cittadino potrà diventare controllore delle attività comunali, quindi per gli appalti non ci saranno authority a controllare ma gli stessi cittadini. E se si scopre che l’appalto è andato all’amico del politico si pubblica la notizia, si fa passaparola e in pochissimo tempo tutti potranno conoscere e denunciare l’accaduto.
Come ha detto Salvatore Borsellino, in uno dei suoi intensi e lucidi discorsi il mio obiettivo sarà quello “di seguire il fresco profumo della libertà e di opporsi al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e fin della complicità.”
Su questo sarò intransigente e potrete verificarlo sempre seguendo la mia attività su questo blog.
Concludo, volendo ricordare che la casta è sì la cattiva politica di oggi ma soprattutto la vera casta è la nostra indifferenza! O troviamo la forza di reagire come cittadini o domani potrebbe essere davvero troppo tardi.
Michele Ianni